Anello Ponte alla Sega, Cascate del Doccione, Pian di Novello

Lunghezza 7,96 km  |  Salita 385 m  |  Discesa -385 m  |  Punto più in alto 1.371 m

Breve passeggiata nei pressi di Pian di Novello. Da Pistoia procediamo con direzione Abetone fino a raggiungere la deviazione a sx per l’orto botanico, poco prima di Fontana Vaccaia. Procediamo superando il bivio successivo per l’orto botanico tenendo sempre la sx. Poche centinaia di metri dopo lasciamo l’auto vicino all’imbocco del sentiero che scende a dx al ponte della sega. Continuiamo su sentiero ancora in parte lastricato segnato numero 2 bianco verde. Procediamo fra macerati in un’ abetaia in salita. Dopo circa un chilometro, al bivio con il sentiero CAI manteniamo la sx. L’abetaia si fa mista, fino a diventare faggeta e il percorso si fa più dolce. Al bivio curvare a dx con indicazioni bianco verde 15 e in meno di un km raggiungiamo il torrente Doccione che forma le cascate. In questo periodo la portata è minima ma ne vale sempre la pena. Prestare attenzione allo strapiombo, per chi soffre di vertigini. L’altezza è di circa venti metri, come un palazzo di sei piani. Per gli esperti consiglio di scendere ai piedi della cascata. Il sentiero non è segnato ma con un minimo di occhio possiamo seguire la traccia. L’imbocco si trova una decina di metri sulla sx della cascata, e permette di ricongiungersi a quello CAI che proviene da valle. Attenzione ad alcuni passaggi esposti e alla pendenza. Si sconsiglia di farlo se il fondo fosse umido o bagnato. A questo punto torniamo sui nostri passi fino a raggiungere il bivio dal quale proveniamo. Stavolta manteniamo la dx, indicazioni bianco verde 2. Un sentiero facile ci conduce fino alla pista Beatrice sopra Pian di Novello. Incontriamo due cose molto interessanti: un’ incisione su di una roccia piatta sul sentiero riportante la data 1946, e successivamente un muraglione di dimensioni considerevoli. Arrivati alla ex pista scendiamo fino al strada asfaltata, teniamo la sx e torniamo al punto di partenza.

Non mi rimane altro che augurarvi una buona passeggiata e mi raccomando, rispettate la natura, perché così rispettate voi stessi.