Passeggiata dei Capitani della Montagna

Passeggiata dei Capitani della Montagna

Partenza dal centro di Cutigliano

Indirizzo

Cutigliano (PT)

GPS

44.1000671, 10.755703

Indirizzo

Cutigliano (PT)

GPS

44.1000671, 10.755703

Lunghezza 6,38 km  |  Salita 350 m  |  Discesa -209 m  |  Punto più in alto 819 m

Dal centro del Paese ci dirigiamo in direzione della Chiesa di San Bartolomeo e proseguiamo verso la passeggiata di San Vito. Dopo circa 1 Km ci troviamo ad un bivio, prendiamola strada sulla destra seguendo le indicazioni Podilago Pratale Cammino di San Bartolomeo . La strada si presenta subito fresca e ombreggiata con dolci pendenze che ci accompagnano al mulino di Podilago ristrutturato ed ora abitazione. Oltrepassiamo il piccolo ponte di ferro pedonabile e piegando sulla sinistra seguiamo la strada, passiamo un’antica fontana e arriviamo al piccolo borgo di Pratale.

Notiamo sulla nostra sinistra una piccola deliziosa e…misteriosa Chiesina in onore di Sant’ Andrea sulla cui facciata principale sono impressi segni e simboli antichi. La nostra passeggiata prosegue seguendo la strada abbastanza larga fino ad incrociare la strada provinciale Lizzanese. Attraversiamo la strada costeggiando un bel casolare interamente ristrutturato e ci addentriamo dentro ad un bosco di castagni e acacie. Seguiamo la strada sterrata arrivando ad incontrare una grossa tubatura dell’acqua. Pieghiamo sulla sinistra facendo una piccola, ma importante salita seguendo il grosso tubo che entra in un’abbandonata centrale dell’Enel. Seguendo la strada sulla sinistra si aprono davanti a noi, quando la vegetazione ce lo consente, i bellissimi panorami del Libro Aperto, di Cutigliano, di Lizzano, di Pian degli Ontani e della Doganaccia. Dopo poco troviamo un cartello della Associazione “Valle Lune “ indicante sulla destra la nostra meta: Castel di Mura. Ci addentriamo attraverso Castagni e Roverelli per una dolce salita per circa 300 metri per arrivare in vetta del Monte Castello 827 mslm. Qui possiamo ammirare scavi archeologici del Castello di Mura. Riportiamo di seguito la storia del castello tratta dal sito dell’Associazione Valle Lune:”CASTEL DI MURA è ricordato nel Liber Censuum Communis Pistorii (XIV secolo) insieme ad altri siti castrensi: castrum de Muris situm in Montanae Superiori in villa Lizzani (Castel di Mura situato nella Montagna Superiore nel paese di Lizzano).

Il castello, costruito forse nel XIII secolo, fu successivamente sottoposto a ricostruzioni datate alla prima metà del XIV secolo, come attestato nelle Provvisioni del Comune di Pistoia, grazie alle quali Castel di Mura acquisì caratteristiche architettoniche militari e divenne in centro di un articolato sistema difensivo posto a presidio del confine con Lucca e della via che conduceva a Modena, comprendente anche i castelli di Cutigliano, le fortezze del Cerreto e della Sicurana.

Il ricordo di Castel di Mura è legato alla storia delle lotte tra Pistoiesi, Lucchesi e Fiorentini e fra le stesse famiglie e fazioni pistoiesi che insanguinarono la pianura e la montagna per secoli. Nel 1303 la fortezza tenuta dalla fazione dei Neri fu assediata dai Pistoiesi di parte Bianca che, sconfitti, dovettero ritirasi. Nello scontro morirono duecento uomini e ventotto cavalli. Nel 1330 un commentatore di Dante ricorda un fatto di sangue occorso a Castel di Mura. Jacopo e Tommasino de’ Tedici uccisero Masino di Ser Orlando, Como d’Antonio e vari altri di Lizzano e della Montagna Superiore durante una cena dentro la fortezza. Nello stesso anno il Comune di Pistoia rinnovò l’incarico di Capitano della Montagna ad Angelo Panciatichi proprio per reprimere i conflitti interni al territorio comunale.Questa è una più antiche attestazione di tale magistratura che ebbe la sua sede in Castel di Mura secondo alcune fonti dal 1355 al 1361. Tale localizzazione al centro della Montagna Superiore e allo sboccio della via per Modena rendeva strategica la residenza di questo importante magistrato, tanto che ancora Machiavelli descriveva così la fortezza: “Non passa uccello per la Montagna Superiore che da Castel di Mura non si veda”.